Dopo il cantiere degli alloggi per le truppe di Meyrin-Mategnin e del centro di logistica civile e militare di Aire-la-Ville, sono terminati i lavori anche a Epeisses. Quindi si può salutare con entusiasmo la realizzazione del progetto ginevrino, il cui risultato è l’incarnazione di una presenza militare modernissima dislocata in più sedi sul territorio del cantone.
Il sito di Epeisses sorge tra i villaggi di Chancy e il comune di Avully, è utilizzato dall’Esercito svizzero fin dagli anni settanta. Circondato da campi e aeree boschive, è discreto e isolato – di proprietà della Confederazione Svizzera – offre una serie di vantaggi, per questo è stato scelto come sede di questo rinnovato progetto. L’obiettivo principale era quello di costruire un centro di formazione per le truppe di salvataggio e spostare la caserma di Les Vernets dal centro città
Ambizioso e sfaccettato, il piano mirava a mettere in comune le infrastrutture per diversi partner civili e militari (vigili del fuoco, protezione civile, polizia ecc.) al fine di ottimizzare le sinergie nel campo dei servizi di salvataggio e di emergenza
Quello che sorge oggi a Epeisses è un edificio sobrio che poggia su di un blocco già esistente. Il nuovo volume, con dettagli in legno e cemento grigi, si sviluppa su più piani. Al suo interno aule, dormitori, un refettorio con cucina professionale, vari uffici, un centro di consultazione medica, sale riunioni, un centro fitness, un auditorium e una palestra, progettata per un uso multidisciplinare
La struttura vanta una serie di novità; sorge vicino al Rodano, beneficia quindi di un sistema che sfrutta il calore e delle acque e della terra (idrogeotermico) con una pompa di calore. I locali sono riscaldati da pannelli radianti posti nei soffitti, mentre solo alcune stanze sono dotate di riscaldamento a pavimento. L’acqua piovana è raccolta attraverso un tetto piatto vegetale, che con l’ausilio di collettori fotovoltaici, permette un circuito di ridistribuzione e uso dell’acqua per gli sciacquoni dei bagni e per l’irrigazione
Piccolo clin d’oeil dal passato, l’auditorium ospita “Les Amazones”, un incredibile murale realizzato in marmi multicolore dall’artista polacco Jacek Stryjenski. L’opera, di 40 metri quadrati per un peso di 4.5 tonnellate, fu eseguita nel 1959 per il refettorio della caserma di Les Vernets, ormai smantellata
Tornando ad oggi, ciò che contraddistingue il sito di Epeisses, sono i suoi tredici ettari dedicati alle esercitazioni
Un luogo ultramoderno e un unicum per la formazione e l’addestramento delle unità di salvataggio (civili o militari).

Qui si trovano copie di scenari catastrofici, con edifici crollati, macerie di ogni sorta, altezze e sotterranei da cui operare, cisterne e vagoni, bacini d’acqua, oltre a un simulatore di incendio su larga scala, l’unico del suo genere in Europa, nominato “Vulcain”
Il 27 aprile scorso, le porte di questa rinnovata struttura, si sono aperte al pubblico che numeroso ha potuto visitare il Centro di istruzione truppe di salvataggio (CITS 76), comprensivo anche del Centro di formazione antincendio e di protezione civile (CIFP) dell’Ufficio cantonale della protezione civile e degli affari militari (OCPPAM)
In un’atmosfera gioviale, durante tutta la giornata di un soleggiato sabato di fine aprile, la popolazione era invitata a visitare gli spazi e osservare le molteplici esercitazioni. Uomini e donne, strumenti e macchine impegnati nell’azione
Si sono presentati così, competenti e prontissimi ad affrontare gli scenari più difficili. Molti gli stand allestiti dall’esercito, dalla polizia cantonale ginevrina e dai vigili del fuoco professionali di Ginevra e dell’aeroporto, oltre che dall’OCPPAM e dall’associazione cinofila di ricerca e salvataggio REDOG. Le attività sono state ottime dimostrazioni degli interventi di truppe e attrezzature in caso di catastrofe
Il salvataggio come risorsa necessaria alla difesa
Nel suo discorso ufficiale il br Niels Blatter, in veste di comandante della Formazione d’addestramento del genio/salvataggio/NBC, ha ricordato l’operato delle truppe di salvataggio
Esse liberano dalle rovine, soccorrono le persone e combattono gli incendi più gravi per proteggere le proprie truppe o per supportare i vigili del fuoco. I servizi citati sono ben noti, sia che si tratti di interventi all’estero con la Catena svizzera di salvataggio, come l’ultimo del febbraio 2023 in Turchia, sia che si tratti di soccorsi in caso di calamità in Svizzera. Basti pensare a Briga, Gondo o La Chaud-de-Fonds
Il br Blatter ha ringraziato collaboratrici e collaboratori, ogni attore del progetto presente, sottolineato che ad oggi, fortunatamente, non abbiamo mai dovuto testare l’efficacia delle truppe di salvataggio nella difesa – ma dobbiamo addestrare e preparare i nostri soldati e quadri a tutte le possibilità. Se vogliamo che i nostri battaglioni di salvataggio siano pronti a intervenire in caso di emergenza, è fondamentale che siano disponibili le infrastrutture di formazione necessarie. Ed è esattamente quello che troviamo oggi, qui, nel nuovo villaggio di addestramento di Epeisses
Obbiettivi del Centro d’istruzione delle truppe di salvataggio a Ginevra (CITS)
Il comando CITS / la piazza d’armi di Ginevra fornisce ai suoi partner un catalogo specifico di prestazioni nei seguenti settori:
- l’istruzione al salvataggio;
- le infrastrutture sul territorio ginevrino;
- la logistica secondo le necessità;
- una consulenza nell’ambito delle proprie competenze
Su base giornaliera, questa visione si riflette nelle seguenti attività:
- sviluppare standard militari completi nel proprio settore tecnico per le aree “Combattere”, “Proteggere” e “Aiutare”;
- formare quadri dirigenti e specialisti dell’esercito nei settori del salvataggio, dell’assistenza in caso di catastrofi e degli esplosivi in corsi riconosciuti e qualificati;
- fornire alle unità di soccorso nazionali e internazionali un ambiente efficace e un supporto professionale per le esercitazioni e le verifiche delle prestazioni nell’intero spettro delle operazioni e degli scenari di minaccia;
- disporre di un’infrastruttura di addestramento moderna e realistica, utilizzata in modo intensivo e supportata da risorse di simulazione per macerie complesse, incendi gravi e per gli aiuti militari in caso di catastrofi in ambiente urbano;
- aprire la propria infrastruttura a partner militari e civili e sfruttando così tutto il potenziale sinergico del sito di Ginevra
Mettere in comune le risorse e condividere il know-how
Unendo mezzi e risorse, condividendo e cooperando, il Centro di istruzione delle truppe di salvataggio mira a rispondere alle complesse sfide che la nostra società deve affrontare. In un momento in cui la difesa svolge un ruolo centrale nel dibattito politico, quello di Ginevra è un esempio in cui, al servizio della popolazione, le competenze dell’esercito e dei suoi partner, riflettono una collaborazione di cui andare fieri.

Campo di addestramento, BRH, Associazione federale dei cani da soccorso, ISAR, International Search and Rescue durante l’esercitazione “Achilles 24”.
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Articolo apparso sulla RMSI 3/2024
Sara Di Addezio Catella,
Cdo Formazione d’addestramento del genio/salvataggio/NBC