Il capo navigazione dell’Esercito si racconta, il suo ruolo e alcune delle responsabilità che competono al suo ufficio. Come spesso riportato, tutto quello che succede dentro sopra e nei pressi dell’acqua, in qualche modo, lo riguarda: dai nuovi giubbotti di salvataggio 24, in uso da quest’anno, fino alle preoccupazioni ambientali, nello specifico, l’invasione della cozza quagga nelle acque elvetiche.
Il nostro paese non confina con alcun mare. Tuttavia, dispone di una flotta militare. Parlare di “marina militare” sarebbe senza dubbio presuntuoso. Ovviamente non esiste una marina militare, ma l’Esercito svizzero dispone di ottime risorse nautiche. Secondo il Dipartimento Federale della Difesa, della Protezione Civile e dello Sport (DDPS), l’Esercito Svizzero è operativo in aria, a terra e in acqua. L’esperienza nell’esplorazione, nella protezione e nella difesa sull’acqua e intorno all’acqua è concentrata nella Compagnia di Motoscafi 10. Questa è direttamente subordinata al comandante della formazione d’addestramento del genio/ salvataggio/NBC. Per tutto ciò che riguarda invece l’operatività in, su e nei pressi dei corsi d’acqua, la responsabilità dell’istruzione di base e specialistica è della Scuola del genio 73, stazionata nella piazza d’armi di Brugg (AG). Le funzioni del genio, in termini acquatici, sono quelle di fuciliere di bordo, pontoniere e pontoniere battipalo.
Per orientarci tra gli argini dei fiumi e gli specchi d’acqua del nostro territorio, ci accoglie Marco Pezzotti, capo della navigazione dell’Esercito. Lo incontriamo a Brugg, dove ha la sua base operativa, sotto l’egida della FOA Gen/Salv/NBC appunto. Qui e nella caserma di Bremgarten, come ci spiegherà, si trovano le competenze, le attrezzature, gli uomini e le donne che vengono regolarmente istruiti sull’acqua, all’interno o in prossimità di essa.
Un po’ di storia – il dopoguerra
Nel 1947, i 13 distaccamenti di motoscafi vennero fusi nella nuova Compagnia di motoscafi 1. La compagnia era composta da 13 ufficiali, 37 sottufficiali e 280 soldati. Si trattava di un’unità di evacuazione con miliziani provenienti dalla Svizzera francese, italiana e tedesca. Gli uomini erano mobilitati con le loro imbarcazioni in 11 siti diversi. L’equipaggiamento comprendeva 55 motoscafi.
Con la Riforma dell’Esercito 95, le 3 compagnie di motoscafi (Mot Boot Cp 15 Lago di Ginevra, Mot Boot Cp 43 Lago di Costanza, Mot Boot Cp 96 Lago Maggiore e Lago di Lugano) furono incaricate di supportare le divisioni territoriali e le guardie di confine.
L’attuale organizzazione della Compagnia di motoscafi 10: impegni & istruzione
La riforma dell’Esercito XXI ha portato alla riduzione del numero di compagnie di motoscafi a una sola. La Compagnia di motoscafi 10 che a tutti gli effetti è la flotta lacustre dell’Esercito svizzero. Oggi per adempiere alla sua missione, la compagnia si compone di 14 battelli pattugliatori P16 (immagine di copertina) di fabbricazione finlandese. La “marina svizzera” schiera le sue imbarcazioni da combattimento su nove laghi. La sua missione è proteggere le acque di confine, in particolare sul Lago di Costanza, sul Lago di Ginevra, sul Lago di Lugano e sul Lago Maggiore. Ampi tratti del confine svizzero sono formati da corpi idrici o li attraversano e praticamente ogni grande agglomerato urbano si trova sulle rive di un lago o di un fiume.
Il supporto sussidiario della Compagnia di motoscafi 10 è molto spesso richiesto dalle organizzazioni di emergenza civile. I battelli, trasportabili su strada, garantiscono i compiti di sorveglianza, intelligence e raccolta di informazioni, attività di pattugliamento e salvataggio di persone, supportando anche l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e le organizzazioni di polizia civile nell’ambito degli impegni sussidiari. A supporto di tutte le attività in acqua, ci sono ovviamente anche gli esperti sommozzatori dell’esercito. Questi ultimi forniscono supporto alle truppe.
L’addestramento della Compagnia di motoscafi 10 avviene presso la Scuola del genio 73, e si svolge sul Lago dei Quattro Cantoni. Le imbarcazioni vengono poi utilizzate sul Lago di Costanza, sul Lago di Ginevra, sui laghi del Ticino e sul Reno per i corsi di ripetizione. I P16 vengono utilizzati anche sul Lago di Neuchâtel per l’addestramento alla sopravvivenza in acqua delle Forze aeree.
L’imbarcazione P16 è stata progettata esattamente in base alle esigenze: è stata costruita in categoria CE B ed è adatta all’uso in condizioni meteorologiche difficili. L’imbarcazione è lunga 13.5 metri, larga 3.4 metri e ha un dislocamento di dieci tonnellate. Dotata di due motori diesel che gli permettono di navigare a una velocità di circa trenta nodi, oltre che di telecamere e radar, è armata con una torretta Protector M151 a comando remoto dotata di una mitragliatrice Browing M2 da 12.7 mm. Può trasportare fino a 15 persone e dispone di due cuccette supplementari e di una cucina. Le dimensioni delle barche consentono di trasportarle con un camion e un rimorchio speciale, come trasporto eccezionale, ma senza scorta di polizia e lunghe procedure di autorizzazione.
Il genio, quando l’acqua è il suo elemento!
Lo stazionamento della prima compagnia di pontonieri a Brugg risale al 1847. La posizione direttamente in riva all’Aare, nelle immediate vicinanze del cosiddetto “Castello d’acqua della Svizzera”, offre condizioni ideali per l’istruzione sull’acqua. Oggi Brugg è una piazza d’armi moderna e sede del Comando della scuola del genio 73. Come in passato, i pontonieri vengono istruiti nella costruzione di ponti sulla piazza d’esercitazione Geissenschachen, un’ubicazione che mantiene così la sua lunga tradizione.
Una volta conclusa la formazione militare di base generale, il fuciliere di bordo viene istruito all’uso della radio, del radar e della mitragliatrice da 12.7 mm installata a bordo del battello pattugliatore. Gran parte della sua formazione riguarda quindi la navigazione con questo tipo di battello. Assegnato all’unica compagnia dell’esercito dotata di barche a motore, il fuciliere di bordo si occupa anche della sorveglianza dei laghi di frontiera svizzeri. Ogni anno l’esercito necessita di 20 nuovi fucilieri di bordo.
Il pontoniere costruisce collegamenti nei luoghi richiesti, garantendo così la mobilità delle truppe. Inoltre sa azionare il moderno ponte galleggiante, utilizzabile anche come traghetto. Il suo motto è Rapidità e precisione e con questo spirito collabora a stretto contatto con i pionieri costruttori, che allestiscono le rampe di accesso e di partenza per l’attraversamento di fiumi e laghi. Il suo impiego non è unicamente al servizio della truppa: in caso di catastrofe il pontoniere – come tutte le formazioni del genio – presta soccorso anche alla popolazione.
Per quanto riguarda invece il ruolo di pontoniere battipalo, essi seguono anche il corso di formazione sul servizio esplosivi, sull’uso di diverse attrezzature edili e sulla guida di imbarcazioni militari. Esibendo la patente nautica militare, ottenuta durante la scuola reclute, possono richiedere la patente nautica civile senza dover pagare ulteriori tasse. Il loro luogo di lavoro è una speciale piattaforma detta “battipalo galleggiante” da cui si conficcano sul fondo di fiumi o laghi, grossi pali di legno. I pali saranno i pilastri del ponte a travatura metallica che gli zappatori andranno a costruire.
Tutte e tre le funzioni, nella scuola reclute, possono frequentare anche il corso di formazione per conducente C1. Ciò significa che saranno abilitati alla guida di veicoli militari con peso complessivo fino a 7.5 t e al trasporto di materiali e persone.
Ricordiamo che le donne e gli uomini impiegati in questi ruoli, sono fondamentali per la difesa. Siano essi sensori sull’acqua, o responsabili della mobilità e contro-mobilità, risultano partner essenziali nel supporto al combattimento.
La FOA Gen/Salv/NBC sta attualmente lavorando per affinare il profilo delle varie funzioni proprio in relazione alla difesa.
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Articolo apparso sulla RMSI 2/2024
Sara Di Addezio Catella,
Cdo Formazione d’addestramento
del genio/salvataggio/NBC