È giusto abolire la consegna della tenuta d’uscita (Tenuta A) per quasi tutti i militari?
SÌ (51.1%), NO (48.9%)
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Leggi tutto “Edizione 6/2024”L’esercito dovrebbe ricevere 530 milioni di franchi in più del previsto il prossimo anno. Le discussioni in Parlamento sono state avviate la scorsa settimana: il Consiglio nazionale ha deciso di aumentare le spese militari già per il 2025, con l’obiettivo di raggiungere l’1% del PIL entro il 2030. Ora la palla passa agli Stati e poi ci saranno vari botta e risposta tra le due Camere federali per trovare un’intesa sul preventivo.
Nell’ultima edizione della RMSI (5/2024), il maggiore Giovanni Galli analizza la situazione. “Al di là deiproclami sulla necessità di rafforzare la Difesa non si intravede una volontà ferrea di aumentare la prontezza dell’esercito. Per dirla in termini hockeystici, si continua a far girare il disco con uno sterile powerplay senza mai andare a rete”.
Leggi tutto “Powerplay senza tiro”Risultati: SÌ (29%), NO (71%)
Siamo tentati di sottolineare le analogie con la vicina Austria, ad esempio in termini di neutralità armata, o di prendere le distanze quando si tratta di preparazione alla difesa.
I sondaggi e le interviste sulla sicurezza, la difesa e la politica estera in entrambi i Paesi sono interessanti.
I fatti e le percezioni parlano più in favore delle somiglianze che delle differenze.
Leggi tutto “Uno sguardo oltre confine e ritorno”In questo numero, esploriamo una vasta gamma di argomenti di attualità politica e militare. Gianandrea Gaiani ci offre un’analisi approfondita dell’offensiva ucraina nella regione di Kursk, mentre Giancarlo Dillena ci parla della “sindrome dell’Orso”. Giovanni Galli discute le dinamiche del “Powerplay senza tiro”. Dal fronte dell’Esercito svizzero, il colonnello Graziano Regazzoni presenta l’esercitazione “AQUA 24” e il capitano Riccardo Ragni affronta le sfide dell’autoprotezione. Nelle istituzioni, Stefano Gianettoni riflette su 50 anni di sicurezza per il Ticino, e il capitano Riccardo Beretta ci guida attraverso la storia delle armi degli ufficiali svizzeri. Il capitano Emil Walser discute le implicazioni di un paese diviso. Le testimonianze di Stefano de Angelis evidenziano l’importanza della formazione militare, mentre il colonnello Dominik Knill affronta temi sensibili come l’aiuto internazionale e le spese militari. Infine, esploriamo le attività dei circoli e delle associazioni, con racconti di ufficiali ticinesi a bordo di Nave Marceglia e celebrazioni per i 25 anni del museo militare Forte Mondascia. Non perdere questi e molti altri articoli interessanti!
La milizia al servizio del Paese
Comitato ARMSI
Obiettivi e prospettive dell’offensiva ucraina nella regione russa di Kursk
Gianandrea Gaiani
La sindrome dell’Orso
uff spec Giancarlo Dillena
Powerplay senza tiro
magg Giovanni Galli
“AQUA 24”
col Graziano Regazzoni
Autoprotezione: una sfida per il bat salv 3
cap Riccardo Ragni
Promozioni nel corpo degli ufficiali
redazione RMSI
Da 50 anni al fronte per la sicurezza del Ticino
Stefano Gianettoni
L’arma degli ufficiali svizzeri. Dal revolver Mod. 1882 alla Parabellum Mod. 1900
cap Riccardo Beretta
Paese diviso – paese debole
cap Emil Walser
Formazione ed esperienza militare, basi fondamentali per il mio percorso Stefano de Angelis
Società Svizzera degli Ufficiali
Argomenti sensibili: aiuto internazionale allo sviluppo e spese militari
col Dominik Knill
Il Consiglio nazionale si oppone a un misero tergiversare per quanto riguarda l’Esercito
col Dominik Knill
Ufficiali ticinesi a bordo di Nave Marceglia
I ten Carlo Canonica
A ottant’anni dai fatti del 18 ottobre 1944 ai Bagni di Craveggia
cap (a r) Riccardo Beretta
Festeggiamenti per i 25 anni di attività del museo militare Forte Mondascia e dell’associazione FOR.TI
Manuel Peretti
In Val Riviera tra grotti, cave e bunker alla scoperta della nostra storia militare
Giorgio Piona
Mendrisio, il tiro del veterano al poligono di Penate
Giorgio Piona
L’Archivio delle Truppe Ticinesi
La verve poetica dei soldati in servizio attivo
col (a r) Franco Valli
Risultato: SÌ (62,1%) – NO (37.9%)
Per i suoi dieci anni di vita, ARMSI pubblica un libro sulla milizia intesa come servizio civico, elemento basilare della democrazia partecipativa svizzera. Analizzando la storia delle riviste militari e delle associazioni militari svizzere e di quella ticinese, illustra alcuni grandi temi che hanno interessato sia la società civile sia l’esercito di milizia durante gli ultimi cent’anni: politica di neutralità, pacifismo, rifugiati, rapporti fra sport e esercito, emancipazione femminile. E discute l’attualità del sistema di milizia in un contesto economico, politico e militare di profondi cambiamenti.
Leggi tutto “La milizia al servizio del paese”La quarta edizione della nostra rivista sarà presto nelle vostre bucalettere. Siete già partiti? Approfittate del nostro servizio digitale per leggerla ovunque vi troviate non appena sarà pronta!
Nel prossimo numero troverete “Capire la sicurezza”, “NATO: per far cosa”, un testo sul memoriale dell’Esercito svizzero che sarà installato questo autunno a Bellinzona, un articolo sulla spesa della nostra difesa, testimonianze e altri contributi dai circoli, società d’arma e associazioni.
Leggi tutto “Edizione 4/2024”Vi presentiamo l’indice della nostra prossima pubblicazione, 3/2024, un viaggio attraverso la storia e l’impegno dell’Esercito. Dai ricordi del colonnello Fulcieri Kistler, la storia del Bat Fant Mont 30, ai 20 anni del centro veterinario dell’esercito, ogni articolo è un tassello prezioso. Il 23° Military Cross, riflettere sulle ambiguità belliche dell’Occidente e riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nell’esercito.
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Leggi tutto “Edizione 3/2024”